†Lux† |
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| Era una giornata qualsiasi. Il sole alto nel cielo veniva occasionalmente coperto da qualche nube di passaggio. Una lieve brezza attraversava quella poco conosciuta isola del West Blue. Un ragazzo sdraiato sulla sua piccola barchetta a vela, sulla quale aveva appena finito di caricare le provviste per il proseguo del suo viaggio, scrutava l'immensità del cielo...Aaaaaaah...Quel giovane emise un verso di noia che si perse nel dolce suono delle onde che si infrangevano contro gli scogli e il molo. Quel ragazzo, Ray, colto dalla noia lasciò la sua barca e attraversò il molo fino a giungere all'ingresso al porto. Proseguì la via di fronte a se e confondendosi tra le varie persone presenti in strada. Era una grande strada, molto larga, probabilmente era una delle vie più importanti della città. Ai lati della strada stessa vi erano vari edifici alti al massimo due o tre piani e, in essi, al piano terra, vi erano numerosi negozzietti di piccoli commercianti locali i quali promuovevano a gran voce i loro prodotti. Era una cittadina vitale, anche se erano pochi gli abitanti c'era un gran via vai di persone. Il giovane, a causa del suo stravagante aspetto, attirava l'attenzione di alcuni passanti che lo guardavano incuriositi.
Ma che vuole sempre tutta questa gente da me? Maledizione, non li capisco... che ho di strano?
Gli sguardi delle persone innervosivano il giovane. Era più che ovvio che in quella cittadina non erano soliti ad incontrare stranieri. Ai loro occhi, Ray, appariva come un tizio strambo e forse addirittura pericoloso, come un tizio dal quale è meglio mantenere le distanze.
Poche centinaia di metri dopo esser entrato in questa grande via, l'attenzione di Ray venne catturata da uno strano tizio che, vestito da clown, cantava a squarciagola e suonando la propria chitarra, restava in equilibrio su un monociclo girando in tondo. Questo strambo personaggio oltre ad attirare l'attenzione del ragazzo attirò attorno a sè anche una piccola folla di curiosi. Il giovane Ray proseguì nel suo cammino non prestando più attenzione a dove andava a causa della presenza di quel tizio ancor più strambo di lui. Pochi metri dopo, il giovane con la spalla si scontrò con qualcuno ma, colto dal nervosismo causato dagli sguardi insospettiti della gente, passò oltre, senza voltarsi, senza scusarsi, assumendo un aria di superiorità nei confronti della persona da lui involontariamente colpita continuando per la sua strada...
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